mercoledì 15 maggio 2013

Arms and the boy

Arms and the boy

Let the boy try along this bayonet-blade
How cold steel is, and keen with hunger of blood;
Blue with all malice, like a madman's flash;
And thinly drawn with famishing for flesh.

Lend him to stroke these blind, blunt bullet-heads
Which long to nuzzle in the hearts of lads.
Or give him cartridges of fine zinc teeth,
Sharp with the sharpness of grief and death.

For his teeth seem for laughing round an apple.
There lurk no claws behind his fingers supple;
And God will grow no talons at his heels,
Nor antlers through the thickness of his curls.

Wilfred Owen

Le armi e il ragazzo

Fai provare al ragazzo sulla lama della baionetta
Quanto e' freddo l'acciaio, assetato di sangue;
Colore blu maligno, come le pezze dei matti,
E trafilato tagliente per aver fame di carne.

Lasciamolo colpire con questi proiettili ciechi, ottusi
Che anelano ad annidarsi nei cuori dei giovani.
O diamogli cartucce, dai bei denti di zinco,
Penetranti, precise di morte e dolore.

Ma i suoi denti son fatti per ridere, con una mela.
Non si celano artigli dietro le sue agili dita:
E Dio non fa crescere unghioni sotto i talloni,
Ne' palchi di corna sotto lo spessore dei riccioli.

(Iniziazione alle armi vista come perversione. Non e' il desiderio di Dio trasformare i giovani in assassini (Dio non fa crescere unghioni sotto i talloni). Anche se c'erano molti volontari (siamo nella prima guerra mondiale), nessuno poteva comprendere cosa cui andava incontro, perche' nulla del genere era successo prima. Le pezze dei matti erano ritagli di stoffa blu cuciti sulle giacche dei soldati in cura psichiatrica per danni da stress di guerra. Le rime non sono quasi mai vere rime, ci sono assonanze e allitterazioni, volutamente.)

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