giovedì 14 marzo 2013

Noi

Non dirmi mai ti amo
perche' le parole sono false
non dirmi mai ti sogno
perche' i sogni svaniscono
non dirmi mai sei il mio cielo
perche' il cielo si rabbuia
non dirmi mai sei il mio angelo
perche' gli angeli volano via
non dirmi mai ti desidero
perche' i desideri finiscono
non dirmi mai sei la mia vita
perche' la vita si consuma
dimmi solamente...ascolta
perche' il silenzio
parlera' per sempre di noi.

Pat Suedi

mercoledì 13 marzo 2013

E' come se ormai vivessimo dentro unita' temporali scandite dalla giornata. Non viviamo piu' anni, decenni, ere, epoche, ma giorno dopo giorno. Imprigionati in una struttura iterativa in cui le vicende dell'esistenza individuale e collettiva ci sfuggono perche' noi le misuriamo con un metro corto, un giorno alla volta. Non c'e' progressione, non c'e' crescita, c'e' solo accumulo. Sparisce da questo orizzonte il tempo della Storia, che ha segnato il XX secolo. Quella forma di organizzazione del racconto della vita, ma anche del sentimento del tempo, per cui io sto dentro la Storia, e cio' che faccio oggi si richiama all'opera di generazioni precedenti, e si ricollega a quella delle generazioni future: quel respiro ampio, quel racconto piu' grande, che ha caratterizzato nel bene e nel male, nella sua grandiosita' tragica, il xx secolo. Con il passaggio del tempo dalla Storia alla cronaca, si perde la possibilita' di dare un senso alle nostre sofferenze. E' venuta meno l'idea che la sofferenza patita possa essere redenta, in un tempo piu' grande, in un racconto maggiore. E cosi' la nostra esistenza scivola verso una direzione nella quale la cronaca e' sempre cronaca nera.

Antonio Scurati

lunedì 11 marzo 2013

O l'universo ha avuto un'origine

O l'universo ha avuto un'origine, che la scienza non ha ancora scoperto: in questo caso, e' stato preceduto da un'assenza totale dell'essere; questo significa che e' il risultato di un'estrazione dal nulla, che e' probabilmente indicibile (perche' per spiegare come il nulla abbia potuto cessare di essere nulla, bisogna riconoscergli delle proprieta' che, per il semplice fatto che esistono, fanno si' che si distingua da se', il che determina delle aporie insuperabili...). O l'universo non ha avuto origine: in questo caso, c'e' sempre stato dell'essere, mai del nulla; quindi, evidentemente, la questione dell'origine dell'universo non si pone piu', era solo un problema mal formulato, ma e' sostituita da un'altra questione, la piu' impenetrabile di tutte, quella dell'essere: perche' l'essere invece del niente?

Etienne Klein

domenica 10 marzo 2013

Se ti adoro

Se ti adoro

Se ti adoro per timore dell'Inferno, bruciami nell'Inferno!
Se ti adoro per desiderio del Paradiso,
Rinserrami nel Paradiso.
Ma se ti adoro per Te stesso soltanto,
Non negarmi la tua bellezza eterna.

O my Lord,
the stars glitter
and the eyes of men are closed.
Kings have locked their doors
and each lover is alone with his love.
Here, I am alone with You.
O my Lord,
if I worship you
from fear of hell, burn me in hell.
If I worship you
from hope of Paradise, bar me from its gates.
But if I worship you
for yourself alone, grant me then the beauty of your Face.


Rabia al Basri

Due amori

To ho amato di due amori -
uno egoista, e uno che e' degno di Te.
Nell'amore egoista
mi sono riempita di Te
ad esclusione di tutti gli altri.
Ma nell'amore che e' degno di Te
Tu hai alzato il velo e io ho potuto vederti.
La lode mia non e' a questo o a quello,
La lode e' a Te sia in questo che in quello.

Rabia al Basri

mercoledì 6 marzo 2013

Wild nights - Wild nights!

Wild nights - Wild nights!
Were I with thee
Wild nights should be
Our luxury!

Futile - the winds -
To a Heart in port -
Done with the Compass -
Done with the Chart!

Rowing in Eden -
Ah, the Sea!
Might I but moor - tonight -
In thee!

Notti selvagge - Notti selvagge!
Fossi io con te
Notti selvagge sarebbero
La nostra voluttà!

Futili - i venti -
Per un Cuore in porto -
Via il Compasso -
Via la Mappa!

Vogare nell'Eden -
Ah, il Mare!
Potessi soltanto ormeggiare - stanotte -
In te!

Emily Dickinson

martedì 5 marzo 2013

Invenzione della vita

Vista contro il nero profondo dello spazio, la Terra e' una seducente sfera verde-azzurra. Nel corso di tutta la storia soltanto una ventina di persone ha provato l'emozione di vedere il nostro pianeta dalla Luna e oltre, ma la fragile bellezza delle immagini della Terra inviate dallo spazio e' scolpita nella mente di una generazione. Non c'e' nulla che si possa paragonare a questa emozione. Insignificanti controversie umane su confini, giacimenti petroliferi e religioni si dissolvono quando ci rendiamo conto che questo minuscolo globo vivente circondato da un vuoto infinito e' la nostra casa comune; di piu', che e' la casa che condividiamo con le invenzioni piu' meravigliose della vita, nei confronti delle quali resteremo sempre debitori.
  Fu la vita stessa a trasformare il nostro pianeta dalla massa rocciosa inospitale e sconvolta da intensi bombardamenti meteorici che era in tempi lontani, quando orbitava intorno a una stella giovane, nel faro galleggiante vibrante di vita che e' il nostro mondo attuale visto dallo spazio. Fu la vita a dare al nostro pianeta il suo colore verdeazzurro, quando piccolissimi batteri fotosintetici ripulirono gli oceani e l'atmosfera riempiendoli di ossigeno. Grazie alla disponibilita' di questa nuova e potente fonte di energia, la vita esplose. Infiniti fiori sbocciano e richiamano l'attenzione di insetti e di altri esseri viventi, intricati coralli nascondono guizzanti pesci dorati, grandi mostri attendono in agguato in oscuri abissi, gli alberi si protendono verso il cielo, e dappertutto ronzano animali, si muovono piu' o meno goffamente e guardano. E in mezzo a tutto questo ci siamo noi, spinti dai misteri inesprimibili di questa creazione, noi raggruppamenti cosmici di molecole senzienti, pensanti e curiose, noi capaci di meravigliarci e di chiederci in che modo ci siamo trovati qui, a vivere su questo pianeta.

Nick Lane